mercoledì 27 febbraio 2013
download free Productiva 2013 - Office Portable e Install
Antonio, dell'Istituto Majorana, mi informa del rilascio di un ottimo software portatile, ossia che non richiede nessuna installazione.
Il programma Productiva 2013, scaricabile dal seguente sito http://www.istitutomajorana.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2125&Itemid=33 è un software gratuito, che contiene tantissimi programmi al suo interno. Oltre a LibreOffice 4, esteso con nuovi modelli e clipart, anche altri software, come appunti, fotoritotto, internet e tanto altro software interessante.
Complimenti ad Antonio, per l'ottimo lavoro.
Riportiamo qui di seguito una breve descrizione di questo fantastico software gratuito.
Una suite per ufficio completa, performante e gratuita. Propone LibreOffice 4 Plus. Ancora: Fotoritocco, Internet, Appunti, Convertitore e Tritadocumenti. Presenti modelli in italiano, tante clip-arts, persistenza immagini, modifica file PDF, esporta importa i formati Microsoft. Produtiva 2013 è disponibile sia in versione Portable che Installabile. Productiva è compatibile con Windows XP, Windows Vista, Windows 7, Windows 8 …
lunedì 25 febbraio 2013
Ext.Net format date GridPanel
Il seguente frammento di codice, illustra una tecnica di come formattare la data in modalità giorno, mese anno, ora minuti e secondi, per il controllo GridPanel di Ext.Net
< renderer fn="Ext.util.Format.dateRenderer('d-m-Y H:m:s')" >
< renderer fn="Ext.util.Format.dateRenderer('d-m-Y H:m:s')" >
domenica 24 febbraio 2013
Tutorial Reporting Services 2012 il controllo matrice parte 17
Si riporta l'articolo scritto per il sito http://www.iprogrammatori.it/articoli/programmazione/tutorial-reporting-services-2012/art_il-controllo-matrice_1260.aspx
Introduzione
Continua lo studio sui controlli messi a disposizione da Reporting Services, come sempre facciamo presente al lettore, che negli articoli successivi l’argomento trattato in alcuni casi verrà approfondito.
In questa parte vedremo il controllo matrice.
Creazione del report
Si apre il progetto utilizzato nel precedente articolo oppure create un nuovo progetto, prendiamo il sottoreport, quello utilizzato durante l’articolo che riguardava i sottoreport, oppure aggiungiamo un nuovo report.
Facciamo click con il tasto destro sul corpo del report o meglio nella parte bianca.
Nel menu di scelta rapida che viene visualizzato, selezioniamo la voce “Inserisci” e successivamente la voce “Matrice”.
Verrà aperta una finestra (Figura 1) nella quale si dovrà impostare la fonte dati.
Figura 1 – la finestra per l’aggiunta di una fonte dati.
Questa finestra (figura 1) è identica a quella vista nel precedente articolo, in effetti il controllo matrice non è poi tanto diverso dal controllo tabella.
Anche in questo caso, selezioniamo la voce “Utilizzare un set di dati incorporato nel report”, in modo che visualizza nella parte inferiore alcuni campi per la connessione alla fonte dati.
Facciamo click sul pulsante “”Nuova…” (figura 2) in questo modo viene creata una fonte dati. Nell’eventualità che nel report è presente una connessione dati (se utilizziamo il report visto nell’articolo precedente, verrà visualizzato) troveremo l’elenco dei set dati disponibili per quel report.
Figura 2 – la creazione di un collegamento dati.
Il pulsante “Nuova…” permette di creare una nuova connessione dati.
Dopo aver fatto click su tale pulsante, viene aperta una finestra (figura 3) nella quale è possibile impostare i parametri di configurazione della connessione alla fonte dati, per esempio il tipo di database (se sql server , oracle, access, ecc) le tabelle, il database e tanto altro.
Figura 3 – La creazione di una connessione dati.
Prendiamo come sempre riferimento alla tabella “Test” del database Sql Server.
Selezioniamo il database “Microsoft Sql Server” e tramite il pulsante “Modifica”, andiamo ad impostare il server db.
Nella finestra che viene aperta (figura 4) mettiamo nella casella “Nome Server” il punto “.”, che sta ad indicare il server db locale, mentre come database, selezioniamo quello su cui facciamo le prove, nel nostro caso “Test”.
Figura 4 – Le impostazioni del server.
Facciamo click sul pulsante “Test connessione” per verificare che la connessione sia corretta”.
Se è andato tutto a buon fine, confermiamo tramite il pulsante “OK”.
Nella finestra successiva, confermiamo il tutto tramite il pulsante “OK”.
In questo modo ritorniamo alla prima schermata, quella che ci permette di impostare la query e fonte dati.
Come noterà il lettore, il pulsante “Progettazione query…” è abilitato (figura 5) in questo modo possiamo creare la query.
Figura 5 – La finestra della query.
Facciamo click sul pulsante “Progettazione query…” in questo modo viene aperta la finestra per la creazione della query (figura 6).
Nella parte bianca in alto, facciamo click con il pulsante destro mouse, in modo che viene visualizzato il menu di scelta rapida.
Selezioniamo la voce di menu “Aggiungi tabella” (figura 6) in questo modo verrà aperta un ulteriore finestra, che ci permette di selezionare le tabelle di nostro interesse.
Figura 6 – La finestra per l’aggiunta delle tabella.
Selezioniamo una tabella e confermiamo il tutto tramite il pulsante “Aggiungi”. Noteremo nella parte in alto bianco, le colonne di questa tabella.
Facciamo click sull’opzione “*(Tutte le colonne)” in questo modo la query estrapola i dati con l’elenco di tutte le colonne che fanno parte della tabella.
Il pulsante a forma di punto esclamativo “!” posto in alto, nella barra degli strumenti, permette di eseguire e verificare che la query è corretta.
Se la query riporta i dati presenti nella tabella, confermiamo il tutto tramite il pulsante “OK” della finestra di progettazione query.
A questo punto si passa alla prima finestra che è stata aperta, con l’istruzione “SQL”, confermiamo il tutto tramite il pulsante “OK”.
Nel controllo, facciamo click sulla seconda cella della prima riga (figura 7) tramite il pulsante destro del mouse e nel menu che viene visualizzato selezioniamo la voce di menu “Inserisci colonna” nel sottomenu la voce “Gruppo esterno – A destra”.
Figura 7 – Il menu di scelta rapida per una nuova colonna.
In questo modo verrà aggiunta una colonna nella parte destra.
Il controllo è simile a quello visto nell’articolo precedente, ossia al controllo tabella.
La prima riga, sono le intestazione di colonne, mentre la seconda riga i campi da assegnare.
Impostiamo nelle intestazioni di colonna i titoli di colonna, per esempio nella prima si chiamerà “ID” nella seconda “Nome” e nella terza “Cognome.” Per far ciò, dobbiamo fare o click dentro nella cella di nostro interesse, in modo che viene visualizzato il menu di scelta rapida e selezionare la voce “Proprietà casella di testo…” e nella finestra che viene aperta, nella casella “Valore” impostare il testo “ID”, (figura 8) e confermate il tutto tramite il pulsante “OK”.
Figura 8 – La finestra delle proprietà.
Stessa cosa per le altre due colonne, cambiando il testo.
Nella seconda riga, dobbiamo impostare il riferimento al campo di tabella.
Se avviciniamo il mouse, nella cella della seconda riga, vedremo apparire uno smart tag (figura 9) se facciamo click su tale icona, verrà visualizzato un menu (figura 9) nella quale impostare il campo di riferimento alla tabella.
Figura 9 – lo smart tag per la selezione del campo
Per la prima cella della seconda riga, seleziono il campo “ID”, mentre nella seconda colonna il campo “Nome” e nell’ultima il campo di riferimento a “Cognome”.
A questo punto siamo giunti alla conclusione del nostro articolo, non ci resta che testare il tutto, facendo click sul pulsante “Anteprima…” in modo che visualizziamo i dati.
Conclusioni
Il lettore avrà notato che il controllo matrice è simile al controllo tabella visto nell’articolo precedente. Per molti aspetti non c’è differenza, differenziandoli su alcune particolarità, che vedremo nel corso del tutorial.
C’è molto da dire e scoprire degli attuali controlli messi a disposizione da Reporting Services, ma lasciamo all’utente di scoprire alcune di queste funzionalità.
Parte 1 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/09/tutorial-reporting-services-2012.html
Parte 2 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-di-sql.html
Parte 3 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
Parte 4 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-le.html
Parte 5 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-parte_20.html
Parte 6 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-parte-6-la.html
Parte 7 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-parte-7-la.html
Parte 8 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
Parte 9 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte_16.html
Parte 10 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte_24.html
Parte 11 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte_31.html
Parte 12 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/02/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
Parte 13 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/02/tutorial-reporting-services-parte-13.html
Parte 14 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/02/tutorial-reporting-services-parte-14.html
Parte 15 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/02/tutorial-reporting-services-2012-parte_22.html
Parte 16 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/02/tutorial-reporting-services-2012-parte_23.html
Introduzione
Continua lo studio sui controlli messi a disposizione da Reporting Services, come sempre facciamo presente al lettore, che negli articoli successivi l’argomento trattato in alcuni casi verrà approfondito.
In questa parte vedremo il controllo matrice.
Creazione del report
Si apre il progetto utilizzato nel precedente articolo oppure create un nuovo progetto, prendiamo il sottoreport, quello utilizzato durante l’articolo che riguardava i sottoreport, oppure aggiungiamo un nuovo report.
Facciamo click con il tasto destro sul corpo del report o meglio nella parte bianca.
Nel menu di scelta rapida che viene visualizzato, selezioniamo la voce “Inserisci” e successivamente la voce “Matrice”.
Verrà aperta una finestra (Figura 1) nella quale si dovrà impostare la fonte dati.
Figura 1 – la finestra per l’aggiunta di una fonte dati.
Questa finestra (figura 1) è identica a quella vista nel precedente articolo, in effetti il controllo matrice non è poi tanto diverso dal controllo tabella.
Anche in questo caso, selezioniamo la voce “Utilizzare un set di dati incorporato nel report”, in modo che visualizza nella parte inferiore alcuni campi per la connessione alla fonte dati.
Facciamo click sul pulsante “”Nuova…” (figura 2) in questo modo viene creata una fonte dati. Nell’eventualità che nel report è presente una connessione dati (se utilizziamo il report visto nell’articolo precedente, verrà visualizzato) troveremo l’elenco dei set dati disponibili per quel report.
Figura 2 – la creazione di un collegamento dati.
Il pulsante “Nuova…” permette di creare una nuova connessione dati.
Dopo aver fatto click su tale pulsante, viene aperta una finestra (figura 3) nella quale è possibile impostare i parametri di configurazione della connessione alla fonte dati, per esempio il tipo di database (se sql server , oracle, access, ecc) le tabelle, il database e tanto altro.
Figura 3 – La creazione di una connessione dati.
Prendiamo come sempre riferimento alla tabella “Test” del database Sql Server.
Selezioniamo il database “Microsoft Sql Server” e tramite il pulsante “Modifica”, andiamo ad impostare il server db.
Nella finestra che viene aperta (figura 4) mettiamo nella casella “Nome Server” il punto “.”, che sta ad indicare il server db locale, mentre come database, selezioniamo quello su cui facciamo le prove, nel nostro caso “Test”.
Figura 4 – Le impostazioni del server.
Facciamo click sul pulsante “Test connessione” per verificare che la connessione sia corretta”.
Se è andato tutto a buon fine, confermiamo tramite il pulsante “OK”.
Nella finestra successiva, confermiamo il tutto tramite il pulsante “OK”.
In questo modo ritorniamo alla prima schermata, quella che ci permette di impostare la query e fonte dati.
Come noterà il lettore, il pulsante “Progettazione query…” è abilitato (figura 5) in questo modo possiamo creare la query.
Figura 5 – La finestra della query.
Facciamo click sul pulsante “Progettazione query…” in questo modo viene aperta la finestra per la creazione della query (figura 6).
Nella parte bianca in alto, facciamo click con il pulsante destro mouse, in modo che viene visualizzato il menu di scelta rapida.
Selezioniamo la voce di menu “Aggiungi tabella” (figura 6) in questo modo verrà aperta un ulteriore finestra, che ci permette di selezionare le tabelle di nostro interesse.
Figura 6 – La finestra per l’aggiunta delle tabella.
Selezioniamo una tabella e confermiamo il tutto tramite il pulsante “Aggiungi”. Noteremo nella parte in alto bianco, le colonne di questa tabella.
Facciamo click sull’opzione “*(Tutte le colonne)” in questo modo la query estrapola i dati con l’elenco di tutte le colonne che fanno parte della tabella.
Il pulsante a forma di punto esclamativo “!” posto in alto, nella barra degli strumenti, permette di eseguire e verificare che la query è corretta.
Se la query riporta i dati presenti nella tabella, confermiamo il tutto tramite il pulsante “OK” della finestra di progettazione query.
A questo punto si passa alla prima finestra che è stata aperta, con l’istruzione “SQL”, confermiamo il tutto tramite il pulsante “OK”.
Nel controllo, facciamo click sulla seconda cella della prima riga (figura 7) tramite il pulsante destro del mouse e nel menu che viene visualizzato selezioniamo la voce di menu “Inserisci colonna” nel sottomenu la voce “Gruppo esterno – A destra”.
Figura 7 – Il menu di scelta rapida per una nuova colonna.
In questo modo verrà aggiunta una colonna nella parte destra.
Il controllo è simile a quello visto nell’articolo precedente, ossia al controllo tabella.
La prima riga, sono le intestazione di colonne, mentre la seconda riga i campi da assegnare.
Impostiamo nelle intestazioni di colonna i titoli di colonna, per esempio nella prima si chiamerà “ID” nella seconda “Nome” e nella terza “Cognome.” Per far ciò, dobbiamo fare o click dentro nella cella di nostro interesse, in modo che viene visualizzato il menu di scelta rapida e selezionare la voce “Proprietà casella di testo…” e nella finestra che viene aperta, nella casella “Valore” impostare il testo “ID”, (figura 8) e confermate il tutto tramite il pulsante “OK”.
Figura 8 – La finestra delle proprietà.
Stessa cosa per le altre due colonne, cambiando il testo.
Nella seconda riga, dobbiamo impostare il riferimento al campo di tabella.
Se avviciniamo il mouse, nella cella della seconda riga, vedremo apparire uno smart tag (figura 9) se facciamo click su tale icona, verrà visualizzato un menu (figura 9) nella quale impostare il campo di riferimento alla tabella.
Figura 9 – lo smart tag per la selezione del campo
Per la prima cella della seconda riga, seleziono il campo “ID”, mentre nella seconda colonna il campo “Nome” e nell’ultima il campo di riferimento a “Cognome”.
A questo punto siamo giunti alla conclusione del nostro articolo, non ci resta che testare il tutto, facendo click sul pulsante “Anteprima…” in modo che visualizziamo i dati.
Conclusioni
Il lettore avrà notato che il controllo matrice è simile al controllo tabella visto nell’articolo precedente. Per molti aspetti non c’è differenza, differenziandoli su alcune particolarità, che vedremo nel corso del tutorial.
C’è molto da dire e scoprire degli attuali controlli messi a disposizione da Reporting Services, ma lasciamo all’utente di scoprire alcune di queste funzionalità.
Parte 1 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/09/tutorial-reporting-services-2012.html
Parte 2 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-di-sql.html
Parte 3 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
Parte 4 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-le.html
Parte 5 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-parte_20.html
Parte 6 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-parte-6-la.html
Parte 7 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-parte-7-la.html
Parte 8 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
Parte 9 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte_16.html
Parte 10 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte_24.html
Parte 11 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte_31.html
Parte 12 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/02/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
Parte 13 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/02/tutorial-reporting-services-parte-13.html
Parte 14 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/02/tutorial-reporting-services-parte-14.html
Parte 15 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/02/tutorial-reporting-services-2012-parte_22.html
Parte 16 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/02/tutorial-reporting-services-2012-parte_23.html
sabato 23 febbraio 2013
Tutorial Reporting Services 2012 parte 16 il controllo Tabella
Si riporta l'articolo scritto per il sito iprogrammatori http://www.iprogrammatori.it/articoli/programmazione/tutorial-reporting-services-2012/art_il-controllo-tabella_1259.aspx
Introduzione
In questa parte vedremo come utilizzare il controllo tabella, presente tra i vari controlli di Reporting Services.
Prendiamo come spunto, il report creato nell’articolo precedente ed in particolare, quello in cui visualizzava il sottoreport, che era denominato “ReportHome”.
Una volta aperto il progetto ed il report analizzato nel precedente articolo, eliminiamo se il lettore vuole, i controlli presenti nel report.
In questo modo abbiamo il report da definire secondo le nostre esigenze.
Aggiunta del controllo
A questo punto, tramite il click con il tasto destro del mouse sul report, nel corpo (la parte bianca) selezioniamo la voce di menu “Inserisci” e successivamente la voce “Tabella”, oppure dalla casella degli strumenti trasciniamo il controllo “Tabella”.
Verrà aperta una finestra (figura 1) nella quale va impostata la fonte dati.
Figura 1 – La finestra di aggiunta fonte dati
Visto che nel nostro report non è presente nessun collegamento ad una fonte dati, dobbiamo creare uno, nell’eventualità che invece è presente possiamo selezionare il dataset presente della gestione dei dati del nostro report.
Selezionare l’opzione “Utilizzare un set di dati incorporato nel report” (figura 2), in questo modo nella parte inferiore viene visualizzato un riquadro nel quale è possibile impostare la query e la fonte dati.
Figura 2 – La creazione di una fonte dati.
Se facciamo click sul pulsante “Nuova…” (figura 2) verrà aperta un ulteriore finestra (figura 3) nella quale si può selezionare il tipo di database (Sql Server, oracle, access, ecc) e la relativa stringa di connessione.
Figura 3 – La scelta della base dati.Selezioniamo dalla casella “Tipo” il database “Microsoft Sql Server “ e tramite il pulsante “Modifica” selezioniamo il server db.
Verrà aperta una finestra (figura 4) nella quale va impostato il nome del server ed il nome del database.
Nel nostro caso, visto che il database si trova nello stesso computer in cui gira il web server di reporting services, possiamo utilizzare il punto “.” Il quale indica il server locale.
Mentre tra le tabelle selezionate, abbiamo impostata la classica tabella di esempio che utilizziamo nei nostri articoli ossia “Test” che ora mai il lettore conosce.
Figura 4 – La finestra del server db
A questo punto bisogna verificare che le impostazioni siano corrette, facciamo click sul pulsante “Test connessione” se ci visualizza un messaggio di conferma, che i dati sono corretti, facciamo click sul pulsante “OK” per confermare le modifiche apportate.
Dopo aver confermato nelle due finestre viste poco fa, viene visualizzata la finestra per l’impostazione della fonte dati, con il pulsante “Progettazione Query…” (figura 2) abilitato.
Se facciamo click su quel pulsante, verrà aperta una finestra (figura 5) che ci permette di creare la query dove verranno visualizzati i dati.
Figura 5 – La finestra della progettazione query
Se facciamo click con il tasto destro sulla parte superiore, quella bianca, verrà visualizzato un menu, tra le varie voci, selezioniamo la voce “Aggiungi tabella…”, e nella finestra che viene aperta, selezioniamo la tabella desiderata e tramite il pulsante “Aggiungi” verrà riportata nel riquadro bianco.
Per chiudere la finestra, facciamo click sul tasto destro.
Il lettore conoscerà molto bene questa finestra di progettazione visto che è stata affrontata anche negli articoli precedenti.
Facciamo click sull’opzione “* (tutte le colonne)” come mostrato in figura 6, in questo modo la query estrapola i dati per tutte le colonne della tabella.
Figura 6 – La visualizzazione della query.
Non ci resta che verificare che la query sia corretta, se facciamo click sul pulsante in alto a forma di punto esclamativo “!” la query verrà eseguita.
Confermate il tutto tramite il pulsante “OK”.
Nella finestra (figura 2) relativa alla gestione della fonte dati, verrà visualizzata la query, che abbiamo appena creato.
Confermiamo il tutto tramite il pulsante “OK”.
Impostiamo i campi nella tabella, per fa ciò avviciniamo il puntatore del mouse, nella cella inferiore (figura 7) e nello smart tag che verrà visualizzato (icona) , facciamo click sull’immagine e selezioniamo un campo, per esempio “ID”.
Figura 7 – Lo smart tag che permette di impostare il campo
Ci spostiamo alla cella di destra, e nell’icona selezioniamo il campo relativo a nome e nella cella accanto il campo cognome.
Nella parte superiore, verrà visualizzata il testo delle colonne che farà da intestazione.
Verifichiamo il tutto, facendo click sul pulsante “Anteprima” posto in alto al report.
Ritorniamo alla parte designer, e cerchiamo di capire come funziona il controllo tabella.
Questo controllo, riporta in forma tabellare i dati, è un controllo molto flessibile e facilmente utilizzabile.
Se facciamo click con il tasto destro sul nome dell’intestazione della prima colonna (figura 8) verrà visualizzato un menu di scelta rapida, selezionando la voce “Proprietà casella di testo..” verrà visualizzata una finestra.
Figura 8 – Il menu di scelta rapida
Naturalmente come si vede dal menu, possiamo aggiungere o eliminare righe e colonne.
Nella finestra che viene aperta (figura 9) , ci permette di impostare alcuni aspetti di formattazione, come per esempio il colore del carattere, la grandezza, l’allineamento ed altro ancora.
Figura 9 – Le impostazioni della cella
Nel menu a sinistra, di questa finestra, tra le vari voci, troviamo anche “Azione”, già vista nei precedenti articoli, per esempio possiamo utilizzare tale funzionalità per la visualizzazione di un sito nel caso che si fa click sulla colonna.
Lasciamo al lettore, sperimentare le varie opzioni, e di rendere il proprio report accattivante secondo le proprie esigenze.
Confermate il tutto tramite il pulsante ok.
Nel controllo tabella, facciamo click con il tasto destro sulla prima riga (figura 10) e selezioniamo la voce di menu “Inserisci riga” e nel sottomenu la voce “Sopra”.
Figura 10 – Il menu per l’inserimento di una nuova riga
In questo modo verrà inserita una riga nella parte superiore.
Ora selezioniamo le celle di questa riga appena creata, e tramite il tasto destro del mouse selezioniamo la voce di menu “Unisci celle”, come riportato in figura 11.
Figura 11 – il menu unisci celle.
In questo modo la riga sarà una sola cella, una sola colonna.
Inseriamo in questa riga, un logo, facciamo click con il tasto destro nella riga appena unita, e nel menu che viene visualizzato, selezioniamo “Inserisci” e successivamente immagine.
Il controllo immagine, già descritto nei precedenti articoli, supponiamo che il lettore lo conosce, quindi non ci fermeremo a descrivere tale controllo.
Impostiamo un immagine a tale controllo e confermiamo il tutto tramite il pulsante “OK”.
Se andiamo in anteprima, il risultato sarà come mostrato in figura 12.
Figura 12 – L’anteprima del report
Conclusioni
L’articolo ha voluto affrontare in maniera semplice e basilare il controllo tabella, utile per la visualizzazione dei dati. Un controllo molto flessibile in cui il programmatore ha piena flessibilità nel suo utilizzo.
Parte 1 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/09/tutorial-reporting-services-2012.html
Parte 2 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-di-sql.html
Parte 3 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
Parte 4 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-le.html
Parte 5 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-parte_20.html
Parte 6 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-parte-6-la.html
Parte 7 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-parte-7-la.html
Parte 8 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
Parte 9 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte_16.html
Parte 10 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte_24.html
Parte 11 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte_31.html
Parte 12 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/02/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
Parte 13 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/02/tutorial-reporting-services-parte-13.html
Parte 14 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/02/tutorial-reporting-services-parte-14.html
Parte 15 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/02/tutorial-reporting-services-2012-parte_22.html
Introduzione
In questa parte vedremo come utilizzare il controllo tabella, presente tra i vari controlli di Reporting Services.
Prendiamo come spunto, il report creato nell’articolo precedente ed in particolare, quello in cui visualizzava il sottoreport, che era denominato “ReportHome”.
Una volta aperto il progetto ed il report analizzato nel precedente articolo, eliminiamo se il lettore vuole, i controlli presenti nel report.
In questo modo abbiamo il report da definire secondo le nostre esigenze.
Aggiunta del controllo
A questo punto, tramite il click con il tasto destro del mouse sul report, nel corpo (la parte bianca) selezioniamo la voce di menu “Inserisci” e successivamente la voce “Tabella”, oppure dalla casella degli strumenti trasciniamo il controllo “Tabella”.
Verrà aperta una finestra (figura 1) nella quale va impostata la fonte dati.
Figura 1 – La finestra di aggiunta fonte dati
Visto che nel nostro report non è presente nessun collegamento ad una fonte dati, dobbiamo creare uno, nell’eventualità che invece è presente possiamo selezionare il dataset presente della gestione dei dati del nostro report.
Selezionare l’opzione “Utilizzare un set di dati incorporato nel report” (figura 2), in questo modo nella parte inferiore viene visualizzato un riquadro nel quale è possibile impostare la query e la fonte dati.
Figura 2 – La creazione di una fonte dati.
Se facciamo click sul pulsante “Nuova…” (figura 2) verrà aperta un ulteriore finestra (figura 3) nella quale si può selezionare il tipo di database (Sql Server, oracle, access, ecc) e la relativa stringa di connessione.
Figura 3 – La scelta della base dati.Selezioniamo dalla casella “Tipo” il database “Microsoft Sql Server “ e tramite il pulsante “Modifica” selezioniamo il server db.
Verrà aperta una finestra (figura 4) nella quale va impostato il nome del server ed il nome del database.
Nel nostro caso, visto che il database si trova nello stesso computer in cui gira il web server di reporting services, possiamo utilizzare il punto “.” Il quale indica il server locale.
Mentre tra le tabelle selezionate, abbiamo impostata la classica tabella di esempio che utilizziamo nei nostri articoli ossia “Test” che ora mai il lettore conosce.
Figura 4 – La finestra del server db
A questo punto bisogna verificare che le impostazioni siano corrette, facciamo click sul pulsante “Test connessione” se ci visualizza un messaggio di conferma, che i dati sono corretti, facciamo click sul pulsante “OK” per confermare le modifiche apportate.
Dopo aver confermato nelle due finestre viste poco fa, viene visualizzata la finestra per l’impostazione della fonte dati, con il pulsante “Progettazione Query…” (figura 2) abilitato.
Se facciamo click su quel pulsante, verrà aperta una finestra (figura 5) che ci permette di creare la query dove verranno visualizzati i dati.
Figura 5 – La finestra della progettazione query
Se facciamo click con il tasto destro sulla parte superiore, quella bianca, verrà visualizzato un menu, tra le varie voci, selezioniamo la voce “Aggiungi tabella…”, e nella finestra che viene aperta, selezioniamo la tabella desiderata e tramite il pulsante “Aggiungi” verrà riportata nel riquadro bianco.
Per chiudere la finestra, facciamo click sul tasto destro.
Il lettore conoscerà molto bene questa finestra di progettazione visto che è stata affrontata anche negli articoli precedenti.
Facciamo click sull’opzione “* (tutte le colonne)” come mostrato in figura 6, in questo modo la query estrapola i dati per tutte le colonne della tabella.
Figura 6 – La visualizzazione della query.
Non ci resta che verificare che la query sia corretta, se facciamo click sul pulsante in alto a forma di punto esclamativo “!” la query verrà eseguita.
Confermate il tutto tramite il pulsante “OK”.
Nella finestra (figura 2) relativa alla gestione della fonte dati, verrà visualizzata la query, che abbiamo appena creato.
Confermiamo il tutto tramite il pulsante “OK”.
Impostiamo i campi nella tabella, per fa ciò avviciniamo il puntatore del mouse, nella cella inferiore (figura 7) e nello smart tag che verrà visualizzato (icona) , facciamo click sull’immagine e selezioniamo un campo, per esempio “ID”.
Figura 7 – Lo smart tag che permette di impostare il campo
Ci spostiamo alla cella di destra, e nell’icona selezioniamo il campo relativo a nome e nella cella accanto il campo cognome.
Nella parte superiore, verrà visualizzata il testo delle colonne che farà da intestazione.
Verifichiamo il tutto, facendo click sul pulsante “Anteprima” posto in alto al report.
Ritorniamo alla parte designer, e cerchiamo di capire come funziona il controllo tabella.
Questo controllo, riporta in forma tabellare i dati, è un controllo molto flessibile e facilmente utilizzabile.
Se facciamo click con il tasto destro sul nome dell’intestazione della prima colonna (figura 8) verrà visualizzato un menu di scelta rapida, selezionando la voce “Proprietà casella di testo..” verrà visualizzata una finestra.
Figura 8 – Il menu di scelta rapida
Naturalmente come si vede dal menu, possiamo aggiungere o eliminare righe e colonne.
Nella finestra che viene aperta (figura 9) , ci permette di impostare alcuni aspetti di formattazione, come per esempio il colore del carattere, la grandezza, l’allineamento ed altro ancora.
Figura 9 – Le impostazioni della cella
Nel menu a sinistra, di questa finestra, tra le vari voci, troviamo anche “Azione”, già vista nei precedenti articoli, per esempio possiamo utilizzare tale funzionalità per la visualizzazione di un sito nel caso che si fa click sulla colonna.
Lasciamo al lettore, sperimentare le varie opzioni, e di rendere il proprio report accattivante secondo le proprie esigenze.
Confermate il tutto tramite il pulsante ok.
Nel controllo tabella, facciamo click con il tasto destro sulla prima riga (figura 10) e selezioniamo la voce di menu “Inserisci riga” e nel sottomenu la voce “Sopra”.
Figura 10 – Il menu per l’inserimento di una nuova riga
In questo modo verrà inserita una riga nella parte superiore.
Ora selezioniamo le celle di questa riga appena creata, e tramite il tasto destro del mouse selezioniamo la voce di menu “Unisci celle”, come riportato in figura 11.
Figura 11 – il menu unisci celle.
In questo modo la riga sarà una sola cella, una sola colonna.
Inseriamo in questa riga, un logo, facciamo click con il tasto destro nella riga appena unita, e nel menu che viene visualizzato, selezioniamo “Inserisci” e successivamente immagine.
Il controllo immagine, già descritto nei precedenti articoli, supponiamo che il lettore lo conosce, quindi non ci fermeremo a descrivere tale controllo.
Impostiamo un immagine a tale controllo e confermiamo il tutto tramite il pulsante “OK”.
Se andiamo in anteprima, il risultato sarà come mostrato in figura 12.
Figura 12 – L’anteprima del report
Conclusioni
L’articolo ha voluto affrontare in maniera semplice e basilare il controllo tabella, utile per la visualizzazione dei dati. Un controllo molto flessibile in cui il programmatore ha piena flessibilità nel suo utilizzo.
Parte 1 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/09/tutorial-reporting-services-2012.html
Parte 2 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-di-sql.html
Parte 3 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
Parte 4 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-le.html
Parte 5 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-parte_20.html
Parte 6 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-parte-6-la.html
Parte 7 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-parte-7-la.html
Parte 8 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
Parte 9 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte_16.html
Parte 10 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte_24.html
Parte 11 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte_31.html
Parte 12 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/02/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
Parte 13 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/02/tutorial-reporting-services-parte-13.html
Parte 14 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/02/tutorial-reporting-services-parte-14.html
Parte 15 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/02/tutorial-reporting-services-2012-parte_22.html
venerdì 22 febbraio 2013
Tutorial reporting services 2012 parte 15 il controllo sottoreport
Si riporta l'articolo scritto per il sito http://www.iprogrammatori.it/articoli/programmazione/tutorial-reporting-services-2012/art_il-controllo-sottoreport-e-immagine_1258.aspx
Introduzione
In questa parte vedremo alcuni controlli che possiamo utilizzare in Reporting Services 2012, in particolare il controllo relativo alla visualizzazione di altro report, ossia il controllo Sottoreport, ed il controllo immagine e linea.
Creazione del report
Apriamo il progetto dei report che stiamo utilizzando in questi articoli.
Molte attività o meglio passi, verranno eseguiti in maniera basilare, visto che sono stati affrontati negli articoli precedenti,.
Dopo aver aperto il progetto, dalla finestra “Esplora soluzione” facciamo click tramite il tasto destro sulla voce “Report”, il tutto come mostrato in figura 1.
Figura 1 – Il menu per l’aggiunta del report.
Facciamo click sulla voce di menu “Aggiungi” e nel sotto menu sulla voce “Nuovo elemento”.
Nella finestra che viene aperta, selezioniamo il modello “Report” ed assegniamo un nome “Es. SottoReport”.
Nel report che viene aperta, inseriamo un controllo di tipo Immagine tramite il click del tasto destro dentro al report, viene visualizzato un meno, selezioniamo la voce “Inserisci” e successivamente la voce “Immagine”, verrà aperta una finestra (figura 2) .
Figura 2 – la finestra per l’inserimento di un immagine.
Tramite il pulsante “Importa” selezioniamo dal nostro pc un immagine (jpg, gif, png, ecc) che vogliamo inserire.
Per visualizzare tale pulsante, dobbiamo avere impostata l’opzione “Incorporata” nella voce di menu “Seleziona l’origine dell’immagine”.
Confermate il tutto e vedrete nel vostro report l’immagine.
Vediamo altra particolare di questo controllo immagine.
In particolare, al click sull’immagine, viene aperta il browser di navigazione internet, nel sito “http://www.iprogrammatori.it/” per far ciò dobbiamo aprire la finestra delle proprietà (tasto destro sul controllo) e selezionate la voce “Proprietà immagine...”. Questa volta nella finestra che viene aperta (figura 2) selezionate la voce di menu “Azione” posta sulla parte sinistra.
Selezionate l’opzione”Vai a url” ed inserite il sito indicato precedentemente, il tutto come mostrato in figura 3.
Figura 3 – La pagina relativa all’url
A questo punto confermate tramite il pulsante “OK”, verifichiamo la modifica appena apportata, visualizzando l’anteprima del report e facendo click su tale immagine.
Aggiunta di un nuovo report
Aggiungiamo un nuovo report, dandogli un nome, per esempio “ReportHome”, per la creazione di un nuovo report si vedere la tecnica illustrata precedentemente.
Una volta aggiunto il report nuovo, facciamo click con il tasto destro del mouse sul report, e nel menu che viene aperto, selezioniamo la voce di menu “Inserisci”, nella sotto voci, selezioniamo quella relativa “SottoReport”, il tutto come illustrato in figura 4.
Figura 4 – L’inserimento del controllo Sottoreport.In questo modo abbiamo inserito al nostro report un controllo il quale visualizzerà quello creato precedentemente.
Il controllo avrà una scritta di tipo “” simile alla figura 4.
Facciamo click con il tasto destro sul controllo, e nel menu che viene visualizzato, selezioniamo la voce “Proprietà Sottoreport”.
Verrà aperta una finestra (figura 5) nella quale tramite il menu “Utilizza il report come sottoreport”, possiamo selezionare il report creato in precedenza.
Figura 5 – La finestra delle proprietà
Dal menu “Utilizza report come sottoreport”, vengono elencati tutti i report del nostro progetto, tra questi selezioniamo “SottoReport” che nel nostro caso è quello creato in precedenza.
Confermate il tutto tramite il pulsante “OK”.
Nella finestra delle proprietà se avete notato, è possibile impostare anche i parametri, che potremmo utilizzare nel sottoreport.
A questo punto, verifichiamo che tutto funziona correttamente e facciamo click sul tasto anteprima, in questo modo verrà visualizzato il sottoreport.
Conclusioni
L’articolo ha voluto fornire al lettore una panoramica di due controlli, in particolare l’utilizzo del controllo immagine, che può tornare utile anche come pulsante per navigare tra vari report, ed il controllo sottoReport, per includere in un report altri report.
La semplicità di questi controlli, permettono al lettore di effettuare liberamente altre prove e creare dei report secondo le proprie esigenze.
Parte 1 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/09/tutorial-reporting-services-2012.html
Parte 2 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-di-sql.html
Parte 3 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
Parte 4 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-le.html
Parte 5 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-parte_20.html
Parte 6 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-parte-6-la.html
Parte 7 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-parte-7-la.html
Parte 8 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
Parte 9 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte_16.html
Parte 10 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte_24.html
Parte 11 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte_31.html
Parte 12 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/02/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
Parte 13 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/02/tutorial-reporting-services-parte-13.html Parte 14 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/02/tutorial-reporting-services-parte-14.html
Introduzione
In questa parte vedremo alcuni controlli che possiamo utilizzare in Reporting Services 2012, in particolare il controllo relativo alla visualizzazione di altro report, ossia il controllo Sottoreport, ed il controllo immagine e linea.
Creazione del report
Apriamo il progetto dei report che stiamo utilizzando in questi articoli.
Molte attività o meglio passi, verranno eseguiti in maniera basilare, visto che sono stati affrontati negli articoli precedenti,.
Dopo aver aperto il progetto, dalla finestra “Esplora soluzione” facciamo click tramite il tasto destro sulla voce “Report”, il tutto come mostrato in figura 1.
Figura 1 – Il menu per l’aggiunta del report.
Facciamo click sulla voce di menu “Aggiungi” e nel sotto menu sulla voce “Nuovo elemento”.
Nella finestra che viene aperta, selezioniamo il modello “Report” ed assegniamo un nome “Es. SottoReport”.
Nel report che viene aperta, inseriamo un controllo di tipo Immagine tramite il click del tasto destro dentro al report, viene visualizzato un meno, selezioniamo la voce “Inserisci” e successivamente la voce “Immagine”, verrà aperta una finestra (figura 2) .
Figura 2 – la finestra per l’inserimento di un immagine.
Tramite il pulsante “Importa” selezioniamo dal nostro pc un immagine (jpg, gif, png, ecc) che vogliamo inserire.
Per visualizzare tale pulsante, dobbiamo avere impostata l’opzione “Incorporata” nella voce di menu “Seleziona l’origine dell’immagine”.
Confermate il tutto e vedrete nel vostro report l’immagine.
Vediamo altra particolare di questo controllo immagine.
In particolare, al click sull’immagine, viene aperta il browser di navigazione internet, nel sito “http://www.iprogrammatori.it/” per far ciò dobbiamo aprire la finestra delle proprietà (tasto destro sul controllo) e selezionate la voce “Proprietà immagine...”. Questa volta nella finestra che viene aperta (figura 2) selezionate la voce di menu “Azione” posta sulla parte sinistra.
Selezionate l’opzione”Vai a url” ed inserite il sito indicato precedentemente, il tutto come mostrato in figura 3.
Figura 3 – La pagina relativa all’url
A questo punto confermate tramite il pulsante “OK”, verifichiamo la modifica appena apportata, visualizzando l’anteprima del report e facendo click su tale immagine.
Aggiunta di un nuovo report
Aggiungiamo un nuovo report, dandogli un nome, per esempio “ReportHome”, per la creazione di un nuovo report si vedere la tecnica illustrata precedentemente.
Una volta aggiunto il report nuovo, facciamo click con il tasto destro del mouse sul report, e nel menu che viene aperto, selezioniamo la voce di menu “Inserisci”, nella sotto voci, selezioniamo quella relativa “SottoReport”, il tutto come illustrato in figura 4.
Figura 4 – L’inserimento del controllo Sottoreport.In questo modo abbiamo inserito al nostro report un controllo il quale visualizzerà quello creato precedentemente.
Il controllo avrà una scritta di tipo “
Facciamo click con il tasto destro sul controllo, e nel menu che viene visualizzato, selezioniamo la voce “Proprietà Sottoreport”.
Verrà aperta una finestra (figura 5) nella quale tramite il menu “Utilizza il report come sottoreport”, possiamo selezionare il report creato in precedenza.
Figura 5 – La finestra delle proprietà
Dal menu “Utilizza report come sottoreport”, vengono elencati tutti i report del nostro progetto, tra questi selezioniamo “SottoReport” che nel nostro caso è quello creato in precedenza.
Confermate il tutto tramite il pulsante “OK”.
Nella finestra delle proprietà se avete notato, è possibile impostare anche i parametri, che potremmo utilizzare nel sottoreport.
A questo punto, verifichiamo che tutto funziona correttamente e facciamo click sul tasto anteprima, in questo modo verrà visualizzato il sottoreport.
Conclusioni
L’articolo ha voluto fornire al lettore una panoramica di due controlli, in particolare l’utilizzo del controllo immagine, che può tornare utile anche come pulsante per navigare tra vari report, ed il controllo sottoReport, per includere in un report altri report.
La semplicità di questi controlli, permettono al lettore di effettuare liberamente altre prove e creare dei report secondo le proprie esigenze.
Parte 1 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/09/tutorial-reporting-services-2012.html
Parte 2 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-di-sql.html
Parte 3 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
Parte 4 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-le.html
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Parte 6 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-parte-6-la.html
Parte 7 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-parte-7-la.html
Parte 8 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
Parte 9 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte_16.html
Parte 10 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte_24.html
Parte 11 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte_31.html
Parte 12 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/02/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
Parte 13 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/02/tutorial-reporting-services-parte-13.html Parte 14 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/02/tutorial-reporting-services-parte-14.html
giovedì 21 febbraio 2013
Download games Fifteen per Windows Phone
Il gioco Fifteen, per i nostalgici dei giochi classici è un gioco che dato un certo numero di tessere numerate, il giocatore deve riuscire ad ordinare la numerazione.
Qui http://www.windowsphone.com/it-it/store/app/fifteen/d018cb56-4bf9-4d49-a8e7-f76f8acc0476 potete scaricare il gioco gratuito per Windows Phone.
Per tutti gli appassionati di video giochi, impossibile non averlo.
Qui http://www.windowsphone.com/it-it/store/app/fifteen/d018cb56-4bf9-4d49-a8e7-f76f8acc0476 potete scaricare il gioco gratuito per Windows Phone.
Per tutti gli appassionati di video giochi, impossibile non averlo.
mercoledì 20 febbraio 2013
Microsoft Sql Server format string to date format ddmmyyyy
Nell'eventualità che ci troviamo nella situazione di formattare un campo di testo, in cui sono presenti dati di tipo periodi temporali, come una data, e vogliamo formattarla secondo la modalità giorno mese anno ggmmyyyy. Qui di seguito si riporta un frammento di codice, tramite l'utilizzo della funzione Replace
selectREPLACE(convert(varchar(10), GetDate(), 103), '/','') as Data
selectREPLACE(convert(varchar(10), GetDate(), 103), '/','') as Data
martedì 19 febbraio 2013
Microsoft Sql Server funzione IsDate
Qui di seguito si riporta un frammento di codice, nel quale data una query select, si verifica se un campo ha un valore di tipo data o no.
Tramite la funzione IsDate, possiamo sapere ciò, la funzione restituisce 0 che sta ad indicare false, oppure 1 che sta ad indicare true.
Qui di seguito l'esempio.
Select
Campo1, CASE isdate(CampoData) WHEN 0 THEN 'No Data'
ELSE convert(varchar(10, CampoData), 103)
END as DATA FROM Tabella
Tramite la funzione IsDate, possiamo sapere ciò, la funzione restituisce 0 che sta ad indicare false, oppure 1 che sta ad indicare true.
Qui di seguito l'esempio.
Select
Campo1, CASE isdate(CampoData) WHEN 0 THEN 'No Data'
ELSE convert(varchar(10, CampoData), 103)
END as DATA FROM Tabella
lunedì 18 febbraio 2013
Microsoft Sql Server sql per campo progressivo
Tramite la funzione Row_Number(), possiamo realizzare una query, con una colonna che riporta il progressivo numerico.
Qui di seguito si riporta un esempio di tale istruzione, dove il primo campo è un progressivo.
SELECT row_number() OVER (order by Campo1 ASC) as Progressivo ,
Campo1,Campo2,Campo3
FROM Tabella
Qui di seguito si riporta un esempio di tale istruzione, dove il primo campo è un progressivo.
SELECT row_number() OVER (order by Campo1 ASC) as Progressivo ,
Campo1,Campo2,Campo3
FROM Tabella
domenica 17 febbraio 2013
Linq query not in C#
Qui di seguito, si riporta un esempio di query, che riguarda la condizione not int in Linq.
Se dobbiamo trovare tutti quei dati che devono essere esclusi da un determinato insieme di valori, dobbiamo utilizzare il simbolo !.
Qui di seguito si riporta un esempio di query linq not in prendendo i valori da una dictionary ed escludendoli da quelli presenti in un array di tipo string.
Dictionary risultato = GetValori();
String[] DatiTrovati = new String[5]{"A", "B", "C", "D", "E"};
var RisultatoQuery = (from Dato in risultato where !(from dati in DatiTrovati select dati).Contains(Dato.Value) select Dato.Value); MessageBox.Show(RisultatoQuery .Count() )
Se dobbiamo trovare tutti quei dati che devono essere esclusi da un determinato insieme di valori, dobbiamo utilizzare il simbolo !.
Qui di seguito si riporta un esempio di query linq not in prendendo i valori da una dictionary ed escludendoli da quelli presenti in un array di tipo string.
Dictionary risultato = GetValori();
String[] DatiTrovati = new String[5]{"A", "B", "C", "D", "E"};
var RisultatoQuery = (from Dato in risultato where !(from dati in DatiTrovati select dati).Contains(Dato.Value) select Dato.Value); MessageBox.Show(RisultatoQuery .Count() )
sabato 16 febbraio 2013
Microsoft Sql server colonna progressivo
Tramite la funzione Row_Number(), possiamo realizzare una query, con una colonna che riporta il progressivo numerico.
Qui di seguito si riporta un esempio di tale istruzione, dove il primo campo è un progressivo.
SELECT row_number() OVER (order by Campo1 ASC) as Progressivo ,
Campo1,Campo2,Campo3
FROM Tabella
Qui di seguito si riporta un esempio di tale istruzione, dove il primo campo è un progressivo.
SELECT row_number() OVER (order by Campo1 ASC) as Progressivo ,
Campo1,Campo2,Campo3
FROM Tabella
venerdì 15 febbraio 2013
vedere film gratuitamente in streaming
Qui http://www.bongstreaming.com/ potete scegliere da un vasto archivio, la visualizzazione di un film in streaming.
Una volta selezionato il film di proprio interesse, verrà visualizzato nel proprio browser di navigazione tale film.
Completamente gratuito, non richiede nessuna registrazione ed email.
Una volta selezionato il film di proprio interesse, verrà visualizzato nel proprio browser di navigazione tale film.
Completamente gratuito, non richiede nessuna registrazione ed email.
giovedì 14 febbraio 2013
Evento security Expo Roma la fiera sulla sicurezza
Dal 22 marzo al 24 marzo 2013, a Roma, presso il palazzo dei congressi di Roma Eur, si svolgerà una fiera molto interessante ed importante, dedicata alla sicurezza.
Il salone Security Expo Roma, qui http://securityexpo.roma.it/ il sito, è un evento imperdibile tutto dedicato alla sicurezza.
Tra i vari argomenti, oltre ai sistemi tradizionali, ci sono tematichce molto interessanti come la sicurezza informatica e la domotica, settori in forte crescita.
L'evento è gratuito ed aperto a tutti, per partecipare bisogna registarsi nel seguente sito http://securityexpo.roma.it/accredito-visitatori/ mentre qui http://securityexpo.roma.it/info/ trovate il luogo ed orari di apertura.
Un evento imperdibile, che vi invito a partecipare.
Il salone Security Expo Roma, qui http://securityexpo.roma.it/ il sito, è un evento imperdibile tutto dedicato alla sicurezza.
Tra i vari argomenti, oltre ai sistemi tradizionali, ci sono tematichce molto interessanti come la sicurezza informatica e la domotica, settori in forte crescita.
L'evento è gratuito ed aperto a tutti, per partecipare bisogna registarsi nel seguente sito http://securityexpo.roma.it/accredito-visitatori/ mentre qui http://securityexpo.roma.it/info/ trovate il luogo ed orari di apertura.
Un evento imperdibile, che vi invito a partecipare.
mercoledì 13 febbraio 2013
Download free Minesweeper Brutal gioco per Windows Phone
Oggi, vi segnaliamo un simpatico gioco ideato da Luigi Cristaldi, fondatore del sito http://www.iprogrammatori.it/ .
Il gioco http://www.windowsphone.com/it-it/store/app/minesweeper-brutal/01817904-bb45-4f13-87e2-4605e1b586c2 Minesweeper Brutal è un simpatico gioco gratuito per Windows Phone, che rispecchia il gioco del campo minato di Windows.
Per gli amanti del video gioco, un app che non possono perdersi.
Il gioco http://www.windowsphone.com/it-it/store/app/minesweeper-brutal/01817904-bb45-4f13-87e2-4605e1b586c2 Minesweeper Brutal è un simpatico gioco gratuito per Windows Phone, che rispecchia il gioco del campo minato di Windows.
Per gli amanti del video gioco, un app che non possono perdersi.
martedì 12 febbraio 2013
Tutorial Reporting Services parte 14 Parametri e variabili
Riporto l'articolo scritto per il sito http://www.iprogrammatori.it/articoli/programmazione/tutorial-reporting-services-2012/art_parametri-e-variabili-parte-2_1255.aspx
Introduzione
Nell’articolo precedente si è visto come utilizzare i parametri e le variabili nei nostri report, funzionalità che ritorna utile nella gestione delle informazioni.
In questa parte, continuiamo il discorso dell’utilizzo dei parametri in particolare nelle query e l’utilizzo di una variabile per modificare il colore di sfondo di una casella di testo.
Creazione di un parametro
Come visto nell’articolo precedente, si crea un nuovo parametro, tramite la finestra “Dati Report” facciamo click con il tasto destro del mouse sulla voce “Parametri” e tramite la voce di menu “Aggiungi parametro…” apriamo la finestra per l’inserimento dei parametri.
Nella finestra che viene aperta (figura 1) impostiamo il nome al parametro di tipo “NomeParametro”,
Figura 1 – la finestra per la creazione del parametro
A questo punto confermiamo il tutto tramite il pulsante “OK”.
Ora dobbiamo modificare la query, se utilizziamo uno dei primi report, in particolari quelli a cui si è impostata una fonte dati, dobbiamo modificare tale query, includendo il parametro appena creato.
Per far ciò, andiamo sempre nella finestra “Dati Report” e facciamo click con il tasto destro del mouse sulla voce “DataSet1” o il nome del dataset che abbiamo impostato durante la creazione di una connessione ad una fonte dati, il tutto come mostrato in figura 2.
Figura 2 – Il menu per la modifica della query.
Tra le varie voci selezioniamo quella relativa alla voce “Query…” che permette la modifica della query SQL.
Figura 3– La finestra per la creazione e modifica della query
Nella finestra che viene aperta (figura 3) ci viene visualizzata la tabella con i campi selezionati, un riquadro che ci indica i campi che saranno visibili e nella parte inferiore l’istruzione sql della query.
Come condizione, utilizziamo il parametro che abbiamo creato in precedenza, quindi dopo la parola chiave “Where” il campo ID sarà uguale al nome del parametro. In Sql il nome del parametro, viene indicato tramite il simbolo “@” chiocciola seguita dal nome del parametro, tutto attaccato. Nel nostro caso il parametro si chiama “MioParametro”.
Ora verifichiamo che la query sia corretta, nella barra degli strumenti posizionata in alto, troviamo un pulsante a forma di Punto esclamativo “!” di colore rosso, facciamo click su esso. Verrà visualizzata una finestra (figura 4) nella quale ci viene indicato il valore da impostare per il parametro che abbiamo indicato.
Figura 4 – La finestra per l’immissione dei valori dei parametri.
Il campo ID, accetta valori numerici, quindi dobbiamo indicare il valore presente nella fonte dati, nel nostro caso è stato indicato il valore 1.
Dopo aver digitato il numero, fate click sul pulsante “OK”, in questo modo verrà chiusa la finestra e nella precedente finestra, sotto al riquadro della query, verrà visualizzata una griglia che riporterà i dati estrapolati.
Naturalmente questo avviene se avete scritto in maniera corretta l’istruzione.
Confermate il tutto tramite il pulsante ok.
Verifichiamo che il tutto funziona correttamente, e tramite il pulsante in alto, quello con la scritta “Anteprima” ,visualizziamo il report, ci verrà chiesto di impostare il valore al parametro, digitiamo un valore e tramite il pulsante “Visualizza report” che conosciamo bene, verrà visualizzato il report, con i dati in riferimento alla condizione impostata.
Utilizzo della variabili
Vediamo come utilizzare le variabili, che abbiamo visto nel precedente articolo, per cambiare lo sfondo di un controllo di tipo “Casella di testo”.
Nel precedente articolo abbiamo affrontato le variabili, in particolare come si creano le variabili, il lettore avrà già una conoscenza di tale aspetto, ripetiamo velocemente la creazione di una variabile.
Nel bordo in alto della finestra, facciamo click con il tasto destro del mouse e selezioniamo la voce “Proprietà Report”, nella finestra che viene aperta (figura 5) selezioniamo la voce di menu “Variabili” posta nella parte sinistra.
Figura 5 – La finestra per la creazione di una variabile.
Tramite il pulsante “Aggiungi” verrà creata una riga nella parte inferiore dove impostare il nome della variabile (Es.: NomeVariabile) ed un valore “Es.: Rosso”.
A questo punto confermate il tutto tramite il pulsante “OK”.
Se non è presente una casella di testo, aggiungiamo una casella di testo, altrimenti, come nel nostro caso utilizziamo quelli presenti. Facciamo click con il tasto destro del mouse sulla casella di testo, e nel menu che viene visualizzato, selezioniamo la voce “Proprietà casella di testo…”, il tutto come mostrato in figura 6.
Figura 6 – La voce di menu per la casella di testo.
Nella finestra che viene aperta (figura 7) , selezioniamo la voce di menu “Riempimento”, la prima casella in alto, quella relativa alla voce “Colore riempimento” ci permette di impostare il colore di sfondo della casella.
Figura 7 – La finestra per impostare l’aspetto del controllo.
Tramite il pulsante posto sulla destra, quello con l’icona “Fx” permette di aprire una finestra, dove possiamo indicare che colore impostare.
Facciamo click su tale pulsante, in modo che ci apre la classica finestra delle espressioni che il lettore conoscerà abbastanza bene.
La finestra (figura 8) ci permette di impostare il colore di sfondo, tramite le costanti.
Visto che stiamo utilizzando una variabile, tramite l’operatore Iff impostiamo il colore di sfondo, solo nel caso che questo valore è “Rosso”.
Figura 8 –La finestra delle espressioni.
Nella figura 8, viene riportata la formula che abbiamo utilizzato per applicare lo sfondo.
Nella categoria “Funzioni comuni” si trovano varie sottocategorie, tra queste la sottocategoria “Flusso programma” ci permette di utilizzare alcune parole chiavi, come per esempio la “Iif”
Con la parola chiave “iif” viene indicata che se una espressione è vera, esegue una determinata azione, altrimenti altra azione.
Nel nostro contesto, dobbiamo verificare che la variabile ha come valore la parola “Rosso” in questo modo, tramite la categoria “Costanti” impostiamo un valore, per esempio il rosso, se invece la variabile a un altro valore, impostiamo il bianco.
Basterà fare click sulla costante, riportata nella prima colonna a destra, per inserirla nella formula.
Qui di seguito la formula completa.
La formula sarà come illustrata qui di seguito
=iif(Variables!NomeVariabile.Value="Rosso", "Red","White")
Ora non ci resta che testare le modifiche apportate, andiamo in “Anteprima” del report, e vediamo il risultato, noteremo che la casella di testo ha lo sfondo rosso.
Conclusioni
L’articolo ha voluto riprendere l’argomento precedentemente affrontato quali le variabili ed i parametri, mentre con la parola chiave "IIF" si è visto come utilizzare questa parola chiave per impostare i nostri report con formattazioni particolari.
Come si è visto, l’utilizzo di parametri e variabili, può fornire all’utente uno strumento valido che permette di creare report di una certa professionalità e complessità. Reporting services è un prodotto molto flessibile ed intuitivo che ogni persona può con facilità creare report di un certo spessore.
Parte 1 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/09/tutorial-reporting-services-2012.html
Parte 2 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-di-sql.html
Parte 3 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
Parte 4 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-le.html
Parte 5 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-parte_20.html
Parte 6 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-parte-6-la.html
Parte 7 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-parte-7-la.html
Parte 8 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
Parte 9 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte_16.html
Parte 10 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte_24.html
Parte 11 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte_31.html
Parte 12 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/02/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
Parte 13 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/02/tutorial-reporting-services-parte-13.html
Introduzione
Nell’articolo precedente si è visto come utilizzare i parametri e le variabili nei nostri report, funzionalità che ritorna utile nella gestione delle informazioni.
In questa parte, continuiamo il discorso dell’utilizzo dei parametri in particolare nelle query e l’utilizzo di una variabile per modificare il colore di sfondo di una casella di testo.
Creazione di un parametro
Come visto nell’articolo precedente, si crea un nuovo parametro, tramite la finestra “Dati Report” facciamo click con il tasto destro del mouse sulla voce “Parametri” e tramite la voce di menu “Aggiungi parametro…” apriamo la finestra per l’inserimento dei parametri.
Nella finestra che viene aperta (figura 1) impostiamo il nome al parametro di tipo “NomeParametro”,
Figura 1 – la finestra per la creazione del parametro
A questo punto confermiamo il tutto tramite il pulsante “OK”.
Ora dobbiamo modificare la query, se utilizziamo uno dei primi report, in particolari quelli a cui si è impostata una fonte dati, dobbiamo modificare tale query, includendo il parametro appena creato.
Per far ciò, andiamo sempre nella finestra “Dati Report” e facciamo click con il tasto destro del mouse sulla voce “DataSet1” o il nome del dataset che abbiamo impostato durante la creazione di una connessione ad una fonte dati, il tutto come mostrato in figura 2.
Figura 2 – Il menu per la modifica della query.
Tra le varie voci selezioniamo quella relativa alla voce “Query…” che permette la modifica della query SQL.
Figura 3– La finestra per la creazione e modifica della query
Nella finestra che viene aperta (figura 3) ci viene visualizzata la tabella con i campi selezionati, un riquadro che ci indica i campi che saranno visibili e nella parte inferiore l’istruzione sql della query.
Come condizione, utilizziamo il parametro che abbiamo creato in precedenza, quindi dopo la parola chiave “Where” il campo ID sarà uguale al nome del parametro. In Sql il nome del parametro, viene indicato tramite il simbolo “@” chiocciola seguita dal nome del parametro, tutto attaccato. Nel nostro caso il parametro si chiama “MioParametro”.
Ora verifichiamo che la query sia corretta, nella barra degli strumenti posizionata in alto, troviamo un pulsante a forma di Punto esclamativo “!” di colore rosso, facciamo click su esso. Verrà visualizzata una finestra (figura 4) nella quale ci viene indicato il valore da impostare per il parametro che abbiamo indicato.
Figura 4 – La finestra per l’immissione dei valori dei parametri.
Il campo ID, accetta valori numerici, quindi dobbiamo indicare il valore presente nella fonte dati, nel nostro caso è stato indicato il valore 1.
Dopo aver digitato il numero, fate click sul pulsante “OK”, in questo modo verrà chiusa la finestra e nella precedente finestra, sotto al riquadro della query, verrà visualizzata una griglia che riporterà i dati estrapolati.
Naturalmente questo avviene se avete scritto in maniera corretta l’istruzione.
Confermate il tutto tramite il pulsante ok.
Verifichiamo che il tutto funziona correttamente, e tramite il pulsante in alto, quello con la scritta “Anteprima” ,visualizziamo il report, ci verrà chiesto di impostare il valore al parametro, digitiamo un valore e tramite il pulsante “Visualizza report” che conosciamo bene, verrà visualizzato il report, con i dati in riferimento alla condizione impostata.
Utilizzo della variabili
Vediamo come utilizzare le variabili, che abbiamo visto nel precedente articolo, per cambiare lo sfondo di un controllo di tipo “Casella di testo”.
Nel precedente articolo abbiamo affrontato le variabili, in particolare come si creano le variabili, il lettore avrà già una conoscenza di tale aspetto, ripetiamo velocemente la creazione di una variabile.
Nel bordo in alto della finestra, facciamo click con il tasto destro del mouse e selezioniamo la voce “Proprietà Report”, nella finestra che viene aperta (figura 5) selezioniamo la voce di menu “Variabili” posta nella parte sinistra.
Figura 5 – La finestra per la creazione di una variabile.
Tramite il pulsante “Aggiungi” verrà creata una riga nella parte inferiore dove impostare il nome della variabile (Es.: NomeVariabile) ed un valore “Es.: Rosso”.
A questo punto confermate il tutto tramite il pulsante “OK”.
Se non è presente una casella di testo, aggiungiamo una casella di testo, altrimenti, come nel nostro caso utilizziamo quelli presenti. Facciamo click con il tasto destro del mouse sulla casella di testo, e nel menu che viene visualizzato, selezioniamo la voce “Proprietà casella di testo…”, il tutto come mostrato in figura 6.
Figura 6 – La voce di menu per la casella di testo.
Nella finestra che viene aperta (figura 7) , selezioniamo la voce di menu “Riempimento”, la prima casella in alto, quella relativa alla voce “Colore riempimento” ci permette di impostare il colore di sfondo della casella.
Figura 7 – La finestra per impostare l’aspetto del controllo.
Tramite il pulsante posto sulla destra, quello con l’icona “Fx” permette di aprire una finestra, dove possiamo indicare che colore impostare.
Facciamo click su tale pulsante, in modo che ci apre la classica finestra delle espressioni che il lettore conoscerà abbastanza bene.
La finestra (figura 8) ci permette di impostare il colore di sfondo, tramite le costanti.
Visto che stiamo utilizzando una variabile, tramite l’operatore Iff impostiamo il colore di sfondo, solo nel caso che questo valore è “Rosso”.
Figura 8 –La finestra delle espressioni.
Nella figura 8, viene riportata la formula che abbiamo utilizzato per applicare lo sfondo.
Nella categoria “Funzioni comuni” si trovano varie sottocategorie, tra queste la sottocategoria “Flusso programma” ci permette di utilizzare alcune parole chiavi, come per esempio la “Iif”
Con la parola chiave “iif” viene indicata che se una espressione è vera, esegue una determinata azione, altrimenti altra azione.
Nel nostro contesto, dobbiamo verificare che la variabile ha come valore la parola “Rosso” in questo modo, tramite la categoria “Costanti” impostiamo un valore, per esempio il rosso, se invece la variabile a un altro valore, impostiamo il bianco.
Basterà fare click sulla costante, riportata nella prima colonna a destra, per inserirla nella formula.
Qui di seguito la formula completa.
La formula sarà come illustrata qui di seguito
=iif(Variables!NomeVariabile.Value="Rosso", "Red","White")
Ora non ci resta che testare le modifiche apportate, andiamo in “Anteprima” del report, e vediamo il risultato, noteremo che la casella di testo ha lo sfondo rosso.
Conclusioni
L’articolo ha voluto riprendere l’argomento precedentemente affrontato quali le variabili ed i parametri, mentre con la parola chiave "IIF" si è visto come utilizzare questa parola chiave per impostare i nostri report con formattazioni particolari.
Come si è visto, l’utilizzo di parametri e variabili, può fornire all’utente uno strumento valido che permette di creare report di una certa professionalità e complessità. Reporting services è un prodotto molto flessibile ed intuitivo che ogni persona può con facilità creare report di un certo spessore.
Parte 1 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/09/tutorial-reporting-services-2012.html
Parte 2 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-di-sql.html
Parte 3 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
Parte 4 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-le.html
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Parte 6 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-parte-6-la.html
Parte 7 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-parte-7-la.html
Parte 8 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
Parte 9 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte_16.html
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Parte 13 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/02/tutorial-reporting-services-parte-13.html
lunedì 11 febbraio 2013
Sito 74geek informazione tecnologica
Per la rubrica segnalazione sito, oggi vi segnalo questo sito http://www.74geek.com/ nel quale sono riportate interessanti notizie sul mondo delle tecnologie.
Siti, software, notizie e tanto alltro sul mondo tecnologico.
Siti, software, notizie e tanto alltro sul mondo tecnologico.
domenica 10 febbraio 2013
free software astronomia
Per la rubrica segnalazione sito, oggi vi segnalo il sito di Daniele Impellizzeri http://www.danieleimpellizzeri.eu/ un programmatore romano con la grande passione per l'astronomia.
Nel suo sito, trovate software gratuiti da lui realizzati oppure siti di altri software in ambito di astronomia.
Nonostante è un ragazzo italiano, il suo sito è scritto in lingua inglese, ma di facile navigazione. Le numerosi immagini e varie spiegazioni, rendono facile la comprensione del software.
Per chi è interessato all'astronomia, troverà interessante il lavoro di Daniele.
Complimenti per l'ottimo lavoro.
Nel suo sito, trovate software gratuiti da lui realizzati oppure siti di altri software in ambito di astronomia.
Nonostante è un ragazzo italiano, il suo sito è scritto in lingua inglese, ma di facile navigazione. Le numerosi immagini e varie spiegazioni, rendono facile la comprensione del software.
Per chi è interessato all'astronomia, troverà interessante il lavoro di Daniele.
Complimenti per l'ottimo lavoro.
sabato 9 febbraio 2013
Servizio on line modificare le immagini
Il sito http://photozoe.com/ offre un servizio gratuito on line, che permette di modificare le proprio immagini.
L'editor di immagine messo a disposizione è molto potente, infatti contiene diverse funzionalità ed effetti.
Il sito è in lingua inglese e non richiede nessuna registrazione e nessuna email.
Per maggiori informazioni visitate il sito indicato
Fonte Lux http://www.vincechiosa.com/2013/01/photo-zoe-editor-un-potente-editor.html?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed%3A+VinceChiOsa+%28VINCE+CHI+OSA%29
L'editor di immagine messo a disposizione è molto potente, infatti contiene diverse funzionalità ed effetti.
Il sito è in lingua inglese e non richiede nessuna registrazione e nessuna email.
Per maggiori informazioni visitate il sito indicato
Fonte Lux http://www.vincechiosa.com/2013/01/photo-zoe-editor-un-potente-editor.html?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed%3A+VinceChiOsa+%28VINCE+CHI+OSA%29
venerdì 8 febbraio 2013
modern.ie verificare i problemi di un sito
Come riportato in questa notizia http://blogs.msdn.com/b/italy/archive/2013/01/31/modern-ie.aspx dal blog di MSDN Italia, ed in particolare da Pietro Brambati, la segnalazione di un tools on line, che permette di verificare se il sito da esaminare ha qualche problema oppure no.
Il servizio è gratuito ed in lingua inglese.
Davvero un ottimo strumento, consigliato.
Il servizio è gratuito ed in lingua inglese.
Davvero un ottimo strumento, consigliato.
giovedì 7 febbraio 2013
Tutorial Reporting Services parte 13 variabili e parametri
Riporto l'articolo scritto per il sito http://www.iprogrammatori.it/articoli/programmazione/tutorial-reporting-services-2012/art_variabili-e-parametri_1254.aspx
Introduzione
In questo articolo viene fatta una panoramica sull’utilizzo di alcuni aspetti dei report in ambito di dati, in particolare l’utilizzo di parametri e variabili.
In Reporting Services possiamo utilizzare i parametri e variabili che possono tornare utili nei report per uso ripetivo o per la gestione di alcuni fasi.
Ma vediamo insieme tali funzionalità ed il loro utilizzo.
Utilizzo delle variabili
Vediamo come aggiungere delle variabili nel nostro report. Aprite il report che abbiamo utilizzato in questa serie di articoli, una volta aperto tramite l’ambiente della gestione dei report, ossia “Sql Server Data Tools”, facciamo click in alto sul bordo del report, e tramite il tasto destro del mouse, selezioniamo la voce “Proprietà report…” il tutto come in figura 1.
Figura 1 – La voce di menu per la visualizzazione del menu proprietà
Nella finestra che viene aperta (figura 2) abbiamo nella parte sinistra alcune voci di menu, tra queste troviamo la voce “Variabili” la quale ci permette la relativa creazione modifica ed eliminazione.
Figura 2 – La finestra per la giunta delle variabili
Facciamo click su tale voce, tramite il pulsante “Aggiungi” viene inserito nella parte sottostante una riga con due caselle, la prima, quella della colonna “Nome” indica il nome della variabile, mentre valore, il valore.
Accanto alla casella Valore, si trova il pulsante “Fx” il quale ci apre una finestra che conosciamo abbastanza bene, nella quale possiamo inserire delle funzioni.
Confermiamo il tutto tramite il pulsante “OK”.
In una casella del nostro report, facciamo click con il tasto destro e nel menu che viene visualizzato selezioniamo la voce “Espressione…” nella finestra che viene aperta (figura 3) facciamo click sulla categoria “Variabili” in questo modo verranno visualizzati le variabili presenti nel nostro report.
Figura 3 – la selezione delle variabili
Facciamo click sulla voce di categoria “Variabili” nella lista di destra, quella relativa ai “Valori” sono riportati tutte le variabili presenti nel report.
Facciamo doppio click sulla variabile precedentemente chiamata (nel nostro caso si chiama “NomeVariabile” .
Nella casella in alto, verrà riportata la formula per la visualizzazione delle variabili ossia “=Variables!NomeVariabile.Value
“
Dove la parola di sistema “Variables” indica a Reporting services di rilevare il dato di una variabile, in questo caso di nome “NomeVariabile”, tramite la proprietà “Value” rileviamo il valore.
Confermate il tutto tramite il pulsante “OK”, e tramite il pulsante “Anteprima” verifichiamo che nella casella viene riportato il valore di tale variabile.
Utilizzo dei parametri
Vediamo in questa parte come utilizzare i parametri in Reporting Services.
Dalla finestra “Dati Report” facciamo click sulla voce “Parametri” (figura 4) e dal menu che viene visualizzato, selezioniamo la voce “Aggiungi parametro…”.
Figura 4 – Il menu per l’aggiunta di un parametro.
Dalla finestra che viene aperta (figura 5) possiamo impostare il nome del parametro (tramite la casella “Nome”) il tipo di dato, se accetta valori null, ed altre informazioni utili.
Figura 5 – La finestra per impostare i parametri
Impostate un nome al parametro (nel nostro caso è stato impostato “MioParametro”) e confermate tutte le modifiche tramite il pulsante “OK”.
A questo punto, in una casella di testo presente nel report, facciamo click tramite il tasto destro del mouse, e selezioniamo la voce “Espressione…” nella finestra che viene aperta (figura 6) selezioniamo la categoria “Parametri” nella lista a destra quella indicante i valori, facciamo doppio click sul nome del parametro (nel nostro caso MioParametro) in modo che verrà inserita nella parte superiore.
Figura 6 – La finestra per le impostazioni del parametro
La formula sarà come riportato qui di seguito “=Parameters!MioParametro.Value“
Vediamo in dettaglio tale formula, la parola “Parameters” è la parola chiave di Reporting services per indicare l’utilizzo di parametri, il nome “MioParametro” indica il nome del parametro aggiunto precedentemente, mentre value indica il valore di tale parametro.
Ora non ci resta che che fare click sul pulsante “Anteprima” nel report, in alto, troveremo una casella che indica il valore da inserire che verrà passato al report tramite il pulsante “Visualizza report” il tutto come riportato in figura 7.
Figura 7 – il report in anteprima che richiede il parametro da passare.
Quando si passa in modalità “Anteprima” il report risulta bianco e la pulsantiera tutta disabilitata, inseriamo del testo nella casella di testo, e tramite il click del pulsante “Visualizza report” vedremo il report visualizzato.
Se invece vogliamo impostare un valore di default, ossia predefinito, dalla finestra delle proprietà del parametro (figura 5) selezionare la voce di menu “Valori predefiniti” posto sulla sinistra, e l’opzione “Specifica valori” per impostarne uno di nostro piacimento oppure l’opzione “Ottieni valori da una query “.
Conclusioni
L’articolo ha voluto fornire al lettore una breve introduzione all’utilizzo dei parametri e variabili, nei prossimi articoli, più avanti in questo tutorial, vedremo come utilizzarli anche da codice ed in altre tecniche.
Parte 1 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/09/tutorial-reporting-services-2012.html
Parte 2 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-di-sql.html
Parte 3 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
Parte 4 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-le.html
Parte 5 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-parte_20.html
Parte 6 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-parte-6-la.html
Parte 7 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-parte-7-la.html
Parte 8 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
Parte 9 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte_16.html
Parte 10 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte_24.html
Parte 11 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte_31.html
Parte 12 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/02/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
Introduzione
In questo articolo viene fatta una panoramica sull’utilizzo di alcuni aspetti dei report in ambito di dati, in particolare l’utilizzo di parametri e variabili.
In Reporting Services possiamo utilizzare i parametri e variabili che possono tornare utili nei report per uso ripetivo o per la gestione di alcuni fasi.
Ma vediamo insieme tali funzionalità ed il loro utilizzo.
Utilizzo delle variabili
Vediamo come aggiungere delle variabili nel nostro report. Aprite il report che abbiamo utilizzato in questa serie di articoli, una volta aperto tramite l’ambiente della gestione dei report, ossia “Sql Server Data Tools”, facciamo click in alto sul bordo del report, e tramite il tasto destro del mouse, selezioniamo la voce “Proprietà report…” il tutto come in figura 1.
Figura 1 – La voce di menu per la visualizzazione del menu proprietà
Nella finestra che viene aperta (figura 2) abbiamo nella parte sinistra alcune voci di menu, tra queste troviamo la voce “Variabili” la quale ci permette la relativa creazione modifica ed eliminazione.
Figura 2 – La finestra per la giunta delle variabili
Facciamo click su tale voce, tramite il pulsante “Aggiungi” viene inserito nella parte sottostante una riga con due caselle, la prima, quella della colonna “Nome” indica il nome della variabile, mentre valore, il valore.
Accanto alla casella Valore, si trova il pulsante “Fx” il quale ci apre una finestra che conosciamo abbastanza bene, nella quale possiamo inserire delle funzioni.
Confermiamo il tutto tramite il pulsante “OK”.
In una casella del nostro report, facciamo click con il tasto destro e nel menu che viene visualizzato selezioniamo la voce “Espressione…” nella finestra che viene aperta (figura 3) facciamo click sulla categoria “Variabili” in questo modo verranno visualizzati le variabili presenti nel nostro report.
Figura 3 – la selezione delle variabili
Facciamo click sulla voce di categoria “Variabili” nella lista di destra, quella relativa ai “Valori” sono riportati tutte le variabili presenti nel report.
Facciamo doppio click sulla variabile precedentemente chiamata (nel nostro caso si chiama “NomeVariabile” .
Nella casella in alto, verrà riportata la formula per la visualizzazione delle variabili ossia “=Variables!NomeVariabile.Value
“
Dove la parola di sistema “Variables” indica a Reporting services di rilevare il dato di una variabile, in questo caso di nome “NomeVariabile”, tramite la proprietà “Value” rileviamo il valore.
Confermate il tutto tramite il pulsante “OK”, e tramite il pulsante “Anteprima” verifichiamo che nella casella viene riportato il valore di tale variabile.
Utilizzo dei parametri
Vediamo in questa parte come utilizzare i parametri in Reporting Services.
Dalla finestra “Dati Report” facciamo click sulla voce “Parametri” (figura 4) e dal menu che viene visualizzato, selezioniamo la voce “Aggiungi parametro…”.
Figura 4 – Il menu per l’aggiunta di un parametro.
Dalla finestra che viene aperta (figura 5) possiamo impostare il nome del parametro (tramite la casella “Nome”) il tipo di dato, se accetta valori null, ed altre informazioni utili.
Figura 5 – La finestra per impostare i parametri
Impostate un nome al parametro (nel nostro caso è stato impostato “MioParametro”) e confermate tutte le modifiche tramite il pulsante “OK”.
A questo punto, in una casella di testo presente nel report, facciamo click tramite il tasto destro del mouse, e selezioniamo la voce “Espressione…” nella finestra che viene aperta (figura 6) selezioniamo la categoria “Parametri” nella lista a destra quella indicante i valori, facciamo doppio click sul nome del parametro (nel nostro caso MioParametro) in modo che verrà inserita nella parte superiore.
Figura 6 – La finestra per le impostazioni del parametro
La formula sarà come riportato qui di seguito “=Parameters!MioParametro.Value“
Vediamo in dettaglio tale formula, la parola “Parameters” è la parola chiave di Reporting services per indicare l’utilizzo di parametri, il nome “MioParametro” indica il nome del parametro aggiunto precedentemente, mentre value indica il valore di tale parametro.
Ora non ci resta che che fare click sul pulsante “Anteprima” nel report, in alto, troveremo una casella che indica il valore da inserire che verrà passato al report tramite il pulsante “Visualizza report” il tutto come riportato in figura 7.
Figura 7 – il report in anteprima che richiede il parametro da passare.
Quando si passa in modalità “Anteprima” il report risulta bianco e la pulsantiera tutta disabilitata, inseriamo del testo nella casella di testo, e tramite il click del pulsante “Visualizza report” vedremo il report visualizzato.
Se invece vogliamo impostare un valore di default, ossia predefinito, dalla finestra delle proprietà del parametro (figura 5) selezionare la voce di menu “Valori predefiniti” posto sulla sinistra, e l’opzione “Specifica valori” per impostarne uno di nostro piacimento oppure l’opzione “Ottieni valori da una query “.
Conclusioni
L’articolo ha voluto fornire al lettore una breve introduzione all’utilizzo dei parametri e variabili, nei prossimi articoli, più avanti in questo tutorial, vedremo come utilizzarli anche da codice ed in altre tecniche.
Parte 1 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/09/tutorial-reporting-services-2012.html
Parte 2 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-di-sql.html
Parte 3 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
Parte 4 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-le.html
Parte 5 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-parte_20.html
Parte 6 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-parte-6-la.html
Parte 7 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-parte-7-la.html
Parte 8 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
Parte 9 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte_16.html
Parte 10 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte_24.html
Parte 11 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte_31.html
Parte 12 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/02/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
mercoledì 6 febbraio 2013
free download icon
Il seguente sito http://www.rw-designer.com/gallery permette di scaricare gratuitamente delle immagini ed in particolare icone.
Alcune di esse si possono utilizzare liberamente anche per i propri programmi.
Il sito è in lingua inglese.
Alcune di esse si possono utilizzare liberamente anche per i propri programmi.
Il sito è in lingua inglese.
martedì 5 febbraio 2013
Oracle paginazione tramite Rownum
La funzione RowNum di oracle, può tornare utile nel caso che dobbiamo effettuare la paginazione dei dati, molto utile in caso di utilizzo di griglie e gestione dei dati.
Qui di seguito un esempio, che visualizza i primi 20 record di una query, in base ad un criterio di ricerca.
Select * From (SELECT rownum RowN, a.* FROM TabellaA Tab where Tab.ID =38 order by datainserimento ) Tab where ID =38 AND RowN> 0 and RowN< 20
Qui di seguito un esempio, che visualizza i primi 20 record di una query, in base ad un criterio di ricerca.
Select * From (SELECT rownum RowN, a.* FROM TabellaA Tab where Tab.ID =38 order by datainserimento ) Tab where ID =38 AND RowN> 0 and RowN< 20
lunedì 4 febbraio 2013
Tutorial Reporting Services 2012 parte 12 programmazione VB.Net e C#
Si riporta l'articolo scritto per il sito http://www.iprogrammatori.it/articoli/programmazione/tutorial-reporting-services-2012/art_utilizzare-i-report-nelle-applicazioni_1252.aspx
Introduzione
In questa parte vedremo come utilizzare il report creato (prendendo come spunto quello dei precedenti articoli) ed utilizzarlo nelle applicazioni che noi realizziamo.
In particolare vedremo come utilizzarlo in ambiente Windows application, creando applicazioni per windows con il linguaggio Visual Basic Net e C# ed in ambiente web tramite la tecnologia Asp.Net.
L’articolo è valido per tutti i lettori, ma si consiglia a coloro che hanno già una dimestichezza in ambito di programmazione nei linguaggi e tecnologie precedentemente citati.
Creazione del progetto Windows
Per la creazione dei reporti si veda gli articoli precedenti, in questo articolo, prenderemo quello affrontato nei precedenti articoli.
Nella soluzione del report, oppure in un nuovo progetto, dobbiamo creare un progetto di tipo Windows application.
Se utilizziamo la soluzione dei report, dobbiamo andare nella finestra “Esplora soluzione” e nel nome della soluzione fare click con il pulsante destro sul nome della soluzione e selezionare la voce “Aggiungi” e poi successivamente “Nuovo progetto”, se invece si utilizza un nuovo progetto, dobbiamo aprire Visual Studio 2010 (qualsiasi versione ed ambiente Ultimate, professional, ecc.) e dal menu “File…” selezionare la voce “Nuovo progetto”.
Nella finestra che viene aperta (figura 1) verranno riportati i progetti presenti nel proprio ambiente di sviluppo.
Figura 1 – la creazione del progetto di tipo Windows application
Nella parte a sinistra, selezioniamo il linguaggio di nostro interesse (C# o Visual Basic) e nelle sottocategorie, selezioniamo la voce “Windows”.
Nella parte centrale, verranno visualizzati i vari modelli di progetti che abbiamo a disposizione per quella voce, tra questi selezioniamo quello relativa alla voce “Applicazione Windows form”.
Nel campo “Nome” impostiamo un nome (per esempio WinTestReport) e confermiamo il tutto tramite il pulsante “OK.”
Il progetto visualizzerà una form tutta grigia, che i programmatori conosceranno benissimo.
Nella barra degli strumenti, situata nella parte sinistra del nostro ambiente, selezioniamo il controllo “ReportViewer” posto nella categoria “Rapporto” (figura 2).
Figura 2 – Il controllo per la visualizzazione dei report.
Trasciniamo nella nostra form, il controllo “ReportViewer” il quale ci permette di visualizzare il report pubblicato sul server. Dopo averlo posizionato, nella parte sinistra, si trova uno smartTag, ossia un simbolo che ci permette di impostare tramite finestra delle proprietà, le informazioni per la visualizzazione del report, il tutto come mostrato in figura 3.
Figura 3 – La finestra per la configurazione del controllo.
I parametri da impostare sono i seguenti.
Per la voce “Url server dei rapporti” lasciare quello che ci fornisce ossia http://localhost/reportserver mentre per il campo “Percorso Rapporto” impostare la cartella e nome del report.
Siccome il nostro report si trova nella cartella “Analisi” impostare il seguente valore “/Analisi/Report1” che indica la cartella e nome del report.
Chiudete la finestra ed avviate il progetto (tramite F5 o dal menu Debug ed avvia Debug).
Vedrete la form con il report visualizzato (figura 4), naturalmente il progetto dev’essere impostato come di avvio.
Figura 4 – La form con la visualizzazione del report.
Possiamo effettuare il caricamento anche da codice.
Se facciamo click nella form, verrà visualizzato il codice nell’evento load della form.
Scrivete il seguente codice nell’evento load (accertatevi di tale evento per il caricamento dati) dopo aver cancellato nella proprietà del controllo per la visualizzazione del report i dati precedentemente impostati.
VB.Netthis.reportViewer1.ServerReport.ReportServerUrl = new Uri( "http://localhost/reportserver")
this.reportViewer1.ServerReport.ReportPath = "/Analisi/Report1"
this.reportViewer1.RefreshReport()
C#this.reportViewer1.ServerReport.ReportServerUrl = new Uri( "http://localhost/reportserver");
this.reportViewer1.ServerReport.ReportPath = "/Analisi/Report1";
this.reportViewer1.RefreshReport();
Come si vede dal codice precedente, è stata impostata la proprietà “ReportServerUrl” con l’indirizzo web dove risiede il server, mentre nella proprietà “ReportPath” la cartella ed il nome del report.
La stessa operazione si può applicazione anche per i progetti di tipo web, ossia quelli in Asp.Net.
Sempre in esplora soluzione o creando un nuovo progetto, si crea un nuovo progetto.
Dalla finestra “Esplora soluzione” facciamo click sul nome della soluzione e tramite il pulsante destro del mouse, selezioniamo la voce “Aggiungi” e nel sottomenu, selezionare la voce “Nuovo progetto…”.
Questa volta selezioniamo la voce “Web” (figura 5) del nostro linguaggio di nostro gradimento e selezioniamo il modello di tipo “Applicazione Web Asp.Net”.
Figura 5 – La creazione di un progetto di tipo Web.
Nel campo “Nome” impostare un nome, per esempio “WebTestReport”.
Anche in questo caso verrà aperta una form di tipo web.
Dalla barra degli strumenti trasciniamo il controllo “ReportViewer” , gli impostiamo la larghezza secondo le nostre esigenze.
Per le impostazioni del report, sono identiche a quelle descritte in precedenza, o tramite codice (nell’evento load page) oppure tramite il design, ossia tramite lo smartTag, impostiamo le proprietà del report server e del nome del report.
Per coloro che non hanno tanta dimestichezza con Asp.Net, potrebbe verificarsi il seguente errore” Per il controllo Web visualizzatore rapporti è necessario un elemento System.Web.UI.ScriptManager nel Web Form.”
Questo è dovuto al fatto che sulla master page (di norma i progetti Asp.Net creano una masterpage ed una pagina default) manca il tag “ScriptManager”,
Quindi nella pagina MasterPage, inserire dopo il tag “Form” il seguente tag
“
“
Ora non vi resta che testare l’applicazione, avviandola.
Il tutto sarà come mostrato in figura 6.
Figura 6 – Il report visualizzato nella pagina web.
Conclusioni
L’articolo ha voluto affrontare un argomento molto interessato e che spesso si riscontra nello sviluppo di applicazioni. La parte di programmazione sarà affrontata più avanti di questo tutorial, sia per il linguaggio VB.Net che per il linguaggio C#. Questo articolo ha voluto fornire al lettore le basi per la visualizzazione dei report in ambiente Windows e Web application.
Parte 1 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/09/tutorial-reporting-services-2012.html
Parte 2 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-di-sql.html
Parte 3 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
Parte 4 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-le.html
Parte 5 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-parte_20.html
Parte 6 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-parte-6-la.html
Parte 7 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-parte-7-la.html
Parte 8 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
Parte 9 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte_16.html
Parte 10 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte_24.html
Parte 11 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte_31.html
Introduzione
In questa parte vedremo come utilizzare il report creato (prendendo come spunto quello dei precedenti articoli) ed utilizzarlo nelle applicazioni che noi realizziamo.
In particolare vedremo come utilizzarlo in ambiente Windows application, creando applicazioni per windows con il linguaggio Visual Basic Net e C# ed in ambiente web tramite la tecnologia Asp.Net.
L’articolo è valido per tutti i lettori, ma si consiglia a coloro che hanno già una dimestichezza in ambito di programmazione nei linguaggi e tecnologie precedentemente citati.
Creazione del progetto Windows
Per la creazione dei reporti si veda gli articoli precedenti, in questo articolo, prenderemo quello affrontato nei precedenti articoli.
Nella soluzione del report, oppure in un nuovo progetto, dobbiamo creare un progetto di tipo Windows application.
Se utilizziamo la soluzione dei report, dobbiamo andare nella finestra “Esplora soluzione” e nel nome della soluzione fare click con il pulsante destro sul nome della soluzione e selezionare la voce “Aggiungi” e poi successivamente “Nuovo progetto”, se invece si utilizza un nuovo progetto, dobbiamo aprire Visual Studio 2010 (qualsiasi versione ed ambiente Ultimate, professional, ecc.) e dal menu “File…” selezionare la voce “Nuovo progetto”.
Nella finestra che viene aperta (figura 1) verranno riportati i progetti presenti nel proprio ambiente di sviluppo.
Figura 1 – la creazione del progetto di tipo Windows application
Nella parte a sinistra, selezioniamo il linguaggio di nostro interesse (C# o Visual Basic) e nelle sottocategorie, selezioniamo la voce “Windows”.
Nella parte centrale, verranno visualizzati i vari modelli di progetti che abbiamo a disposizione per quella voce, tra questi selezioniamo quello relativa alla voce “Applicazione Windows form”.
Nel campo “Nome” impostiamo un nome (per esempio WinTestReport) e confermiamo il tutto tramite il pulsante “OK.”
Il progetto visualizzerà una form tutta grigia, che i programmatori conosceranno benissimo.
Nella barra degli strumenti, situata nella parte sinistra del nostro ambiente, selezioniamo il controllo “ReportViewer” posto nella categoria “Rapporto” (figura 2).
Figura 2 – Il controllo per la visualizzazione dei report.
Trasciniamo nella nostra form, il controllo “ReportViewer” il quale ci permette di visualizzare il report pubblicato sul server. Dopo averlo posizionato, nella parte sinistra, si trova uno smartTag, ossia un simbolo che ci permette di impostare tramite finestra delle proprietà, le informazioni per la visualizzazione del report, il tutto come mostrato in figura 3.
Figura 3 – La finestra per la configurazione del controllo.
I parametri da impostare sono i seguenti.
Per la voce “Url server dei rapporti” lasciare quello che ci fornisce ossia http://localhost/reportserver mentre per il campo “Percorso Rapporto” impostare la cartella e nome del report.
Siccome il nostro report si trova nella cartella “Analisi” impostare il seguente valore “/Analisi/Report1” che indica la cartella e nome del report.
Chiudete la finestra ed avviate il progetto (tramite F5 o dal menu Debug ed avvia Debug).
Vedrete la form con il report visualizzato (figura 4), naturalmente il progetto dev’essere impostato come di avvio.
Figura 4 – La form con la visualizzazione del report.
Possiamo effettuare il caricamento anche da codice.
Se facciamo click nella form, verrà visualizzato il codice nell’evento load della form.
Scrivete il seguente codice nell’evento load (accertatevi di tale evento per il caricamento dati) dopo aver cancellato nella proprietà del controllo per la visualizzazione del report i dati precedentemente impostati.
VB.Netthis.reportViewer1.ServerReport.ReportServerUrl = new Uri( "http://localhost/reportserver")
this.reportViewer1.ServerReport.ReportPath = "/Analisi/Report1"
this.reportViewer1.RefreshReport()
C#this.reportViewer1.ServerReport.ReportServerUrl = new Uri( "http://localhost/reportserver");
this.reportViewer1.ServerReport.ReportPath = "/Analisi/Report1";
this.reportViewer1.RefreshReport();
Come si vede dal codice precedente, è stata impostata la proprietà “ReportServerUrl” con l’indirizzo web dove risiede il server, mentre nella proprietà “ReportPath” la cartella ed il nome del report.
La stessa operazione si può applicazione anche per i progetti di tipo web, ossia quelli in Asp.Net.
Sempre in esplora soluzione o creando un nuovo progetto, si crea un nuovo progetto.
Dalla finestra “Esplora soluzione” facciamo click sul nome della soluzione e tramite il pulsante destro del mouse, selezioniamo la voce “Aggiungi” e nel sottomenu, selezionare la voce “Nuovo progetto…”.
Questa volta selezioniamo la voce “Web” (figura 5) del nostro linguaggio di nostro gradimento e selezioniamo il modello di tipo “Applicazione Web Asp.Net”.
Figura 5 – La creazione di un progetto di tipo Web.
Nel campo “Nome” impostare un nome, per esempio “WebTestReport”.
Anche in questo caso verrà aperta una form di tipo web.
Dalla barra degli strumenti trasciniamo il controllo “ReportViewer” , gli impostiamo la larghezza secondo le nostre esigenze.
Per le impostazioni del report, sono identiche a quelle descritte in precedenza, o tramite codice (nell’evento load page) oppure tramite il design, ossia tramite lo smartTag, impostiamo le proprietà del report server e del nome del report.
Per coloro che non hanno tanta dimestichezza con Asp.Net, potrebbe verificarsi il seguente errore” Per il controllo Web visualizzatore rapporti è necessario un elemento System.Web.UI.ScriptManager nel Web Form.”
Questo è dovuto al fatto che sulla master page (di norma i progetti Asp.Net creano una masterpage ed una pagina default) manca il tag “ScriptManager”,
Quindi nella pagina MasterPage, inserire dopo il tag “Form” il seguente tag
“
“
Ora non vi resta che testare l’applicazione, avviandola.
Il tutto sarà come mostrato in figura 6.
Figura 6 – Il report visualizzato nella pagina web.
Conclusioni
L’articolo ha voluto affrontare un argomento molto interessato e che spesso si riscontra nello sviluppo di applicazioni. La parte di programmazione sarà affrontata più avanti di questo tutorial, sia per il linguaggio VB.Net che per il linguaggio C#. Questo articolo ha voluto fornire al lettore le basi per la visualizzazione dei report in ambiente Windows e Web application.
Parte 1 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/09/tutorial-reporting-services-2012.html
Parte 2 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-di-sql.html
Parte 3 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
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Parte 8 http://emanuelemattei.blogspot.it/2013/01/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
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